
Grida dal cuore a Sua Eccellenza il Presidente Macky Sall: (di Momar Dieng Diop)


Grida dal cuore a Sua Eccellenza il Presidente Macky Sall: (di Momar Dieng Diop)
Signor Presidente, è un grido dal cuore di una parte importante della diaspora quello che sente risuonare attraverso questa lettera aperta....
Signor Presidente, l'emergere del Senegal fa rima con il consolidamento delle conquiste. Per questo, da portavoce dei nostri connazionali, diciamo "No al trasferimento del Consolato Generale a Barcellona! » E « Sì per un consolato a Barcellona e l'istituzione di uffici consolari! " Perché ?
Durante la sua ultima visita nel dicembre 2015, ha promesso, signor Presidente, di istituire un Consolato a Barcellona, un modo per alleviare la congestione del Consolato Generale, che ha superato di gran lunga la sua capacità. Promessa accolta in pompa magna ma con l'usura del tempo la montagna sembra aver purtroppo partorito un topolino.
Dalla sua creazione con l'avvento dell'alternanza nel settembre 2002, il Consolato Generale, situato in Calle Ayala, ha risposto favorevolmente alle numerose richieste dei nostri connazionali, facendo di questa giurisdizione un riferimento nel mondo perché non dimentichiamo che i nostri connazionali del Portogallo dipende anche da questo.
Il suo unico handicap era la mancanza di stabilità dei capi di giurisdizione, e permetteteci di dirlo: questo è il luogo per rendere un vibrante omaggio a tutti i consoli generali che hanno dovuto guidare questa giurisdizione a causa di Ndeye Fatou Mbengue, Abdourakhmane Barro, Alassane Cisse a Ibrahima Diallo via Assane Ndoye, Mouctar Belal Ba, Abdou Khadre Agne e Moustapha Loum (attuale Console Generale) molta acqua è passata sotto i ponti perché tutti nella sua zona hanno cercato di mantenere come deve portare la fiaccola con mezzi molto limitati.
Signor Presidente, lei ha proclamato forte e chiaro che il nascente piano Senegal ha registrato performance di qualità in quasi tutti i settori, ma siamo tentati di dirle, signor Presidente, al termine del suo secondo mandato se non sarà in grado di per consolidare le conquiste del nostro Gorgui nazionale, per favore, non distruggerle.
Siamo tutti dell'opinione che Barcellona dovrebbe avere un consolato perché in Catalogna ci sono più di 25.000 senegalesi.
I consolati onorari di Barcellona, Las Palmas e Malaga hanno dimostrato in più occasioni i propri limiti, da qui la necessità di istituire consolati e/o uffici consolari rafforzati nelle zone ad alta concentrazione senegalese in Andalusia, Isole Canarie e Isole Baleari, tra gli altri come in Francia e in Italia perché va ricordato che la Spagna ospita la terza forte colonia senegalese dietro a questi paesi suddetti e nessuna iniziativa è stata presa in tal senso e la comunità continua ad aumentare con soprattutto il fenomeno dell'immigrazione irregolare e la movimenti dei nostri compatrioti in Spagna osservati negli ultimi anni.
Il voler trasferire il consolato a Barcellona è percepito come un desiderio indiretto di creare una spaccatura dentro di noi ed è per questo che la Diaspora, questo importante polmone economico e sociale, dice NO alla divisione della nostra comunità spesso lasciata alle spalle dalle vostre politiche.
Queste decisioni ingiuste e impopolari dimostrano a sufficienza la nostra debolezza diplomatica e danno alla diaspora un retrogusto che il suo regime non ha considerazione per i senegalesi di Spagna e che il pilotaggio visivo è come in passato il suo campo preferito e di eccellenza.
Se il passaggio della signora Aissata Tall Sall era atteso con impazienza da molti dei nostri connazionali, ci dispiace dirle signor Presidente che siamo rimasti insoddisfatti perché non è stata presa alcuna decisione su larga scala se non è questa misura impopolare perché nessuno dei nostri stakeholder (amministratori e cittadini) sono stati coinvolti a monte oa valle.
La sensazione condivisa è che "se gli errori in politica si pagano in contanti, Madrid non deve necessariamente pagare per lo scarso rendimento della coalizione Benno.
I senegalesi in Spagna dovranno ancora sopportare le loro difficoltà in attesa di vedere spuntare spiragli di speranza nel 2024".
Per questo chiediamo più rispetto e considerazione per i senegalesi di Spagna quasi dimenticati nella vostra strategia diplomatica e che hanno già sofferto troppo sotto il vostro magistero.
Determinata, la diaspora dice "Sì ad azioni unitarie e concertate per far fronte a quella che sembra una confisca! »
Signor Presidente, alzi l'asticella prima che sia troppo tardi!
Momar Dieng Diop Spagna.
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