ESCISIONE: UNA PRATICA VIETATA CHE STA RIPRENDENDO NEGLI ULTIMI 2 ANNI IN SENEGAL

Le mutilazioni genitali femminili hanno registrato un calo in Senegal.

Ma negli ultimi due anni si è notata una ripresa che preoccupa gli attori. Questo è il motivo per cui è stata lanciata una nuova strategia nazionale per l'abbandono della circoncisione femminile per intensificare la consapevolezza e la difesa per un Senegal libero dalle mutilazioni genitali femminili entro il 2030.

Il Senegal ha sviluppato, in un approccio inclusivo e partecipativo, la nuova strategia nazionale per l'abbandono della pratica delle Mutilazioni Genitali Femminili (MGF) con il supporto tecnico e finanziario del Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (Unfpa) e dell'UNICEF, nell'ambito di un programma comune.

Si è svolta ieri a Dakar la cerimonia ufficiale della Giornata internazionale della tolleranza zero contro le mutilazioni/escissioni genitali femminili (Fgm/C). Quest'anno il tema è "Accelerare gli investimenti per porre fine alle mutilazioni genitali femminili".
"L'escissione viola i diritti umani delle donne e in particolare delle ragazze. Dal punto di vista della salute, gli studi hanno dimostrato che l'escissione nuoce alla salute sessuale delle donne e al loro benessere. Può danneggiare la vita di una ragazza. È un fenomeno dannoso che merita di essere sradicato", ha insistito Mame Ngor Diouf, segretario generale del ministro per le donne, la famiglia, il genere e la protezione dell'infanzia.
Eliminare le mutilazioni genitali femminili entro il 2030
Nel 2008, Unfpa ha istituito un programma per combattere le mutilazioni femminili. Nella sua fase 4, aveva rilevato "nei vari paesi in cui persiste la pratica, un calo significativo della prevalenza delle mutilazioni genitali femminili (Fgm). "Per quanto riguarda il Senegal, per le ragazze sotto i 15 anni il tasso di prevalenza era di circa il 18% all'inizio del programma, siamo riusciti ad abbassare il tasso al 16%. Purtroppo, negli ultimi due anni, i risultati dell'Eds (Demographic and Health Survey) mostrano che il tasso è in aumento. Da qui la necessità di mettere in atto una strategia nazionale che ci aiuti a intensificare i nostri sforzi con tutti gli attori, per eliminare le mutilazioni genitali femminili entro il 2030", ha definito Cécile Compaoré Zoungrana, rappresentante di Unfpa.
"Un Senegal libero dalle mutilazioni genitali femminili dove tutte le donne e le ragazze godano del diritto all'integrità fisica" è l'ambizione che l'organizzazione si prefigge e spera di raggiungere entro il 2030. Costituisce il quadro di riferimento delle azioni per il progressivo abbandono di questa pratica per i prossimi otto anni (2022-2030). Questa strategia e il piano d'azione saranno attuati secondo diverse aree di intervento che sono, tra gli altri, il rafforzamento dell'impegno del governo e delle autorità locali, il rafforzamento del sistema sanitario.
Secondo UN Women Senegal, quasi una donna su quattro ha subito MGF durante la sua vita in Senegal. Per questa organizzazione, la circoncisione femminile, che è una forma di mutilazione genitale femminile, è vietata in Senegal dal 1999. Raccolta di informazioni", ha affermato.

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